Bandai

Fondata nel 1950 dal presidente Naoharu Yamashina, la Bandai si proponeva di conquistare il mercato producendo giocattoli poco costosi: produceva principalmente automobiline di latta, giochi di celluloide e salvagenti. Al giorno d'oggi i prodotti dei primi anni di vita di questa azienda sono considerati pezzi da collezione. Durante gli anni sessanta la Bandai comincia ad allargarsi sui mercati oltremare, e nel 1963 apre un ufficio a New York. Nello stesso anno, con i prodotti legati all'anime Astro Boy, nasce quello che diventerà il mercato più florido per la Bandai, ovvero la produzione di giocattoli legati alle serie televisive. Nel 1969 inizia la produzione di giocattoli di plastica. Negli anni settanta i prodotti legati al franchise delle serie televisive sono ormai la punta di diamante dell'azienda; nel 1973 il Super-alloy Mazinger Z (un modellino del super robot Mazinger Z) vince il 4th International Trade Fair Toy Concours. Ormai la Bandai si è imposta come una delle più grandi aziende nel campo dell'industria dei giocattoli e nel 1977, grazie al successo di Hit the Mole ("Colpisci la talpa"),si garantisce il Nikkei Hit Product Award. Nel frattempo comincia a dedicarsi anche a giocattoli più sofisticati, e LSI Baseball diventa uno dei primi grandi successi nel mondo dei giochi elettronici. Nel 1981 viene lanciata la serie di modellini di plastica legati a Gundam, che riscuote un enorme successo. Nel frattempo con la Bandai France S.A. e la Bandai Italia S.R.L. si impone sul mercato europeo. Nel 1982 nasce il dipartimento per la creazione di anime e film che porterà nel 1987 alla produzione del lungometraggio di animazione Ouritsu Uchûgun - Oneamisu no tsubasa (Le ali di Honneamise in Italia). Nel 1985 viene lanciato il primo software per NES, Tag Team Match M.U.S.C.L.E., e la serie di giocattoli legata all'anime Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco) è un grande successo. Negli anni novanta spopolano i prodotti legati alle serie Sailor Moon e ai telefilm super sentai come Power Rangers (ancora oggi uno dei prodotti di maggiore successo). Nel 1994 la Sunrise entra a far parte del gruppo. Nel 1995 collabora con la Apple per la realizzazione della console Pippin. Lanciata in un periodo già dominato da PlayStation, Nintendo 64 e Sega Saturn, più costosa e meno potente rispetto a queste ultime, Pippin si rivela un flop che segna profondamente la casa giapponese. Nel 1996 tuttavia la Bandai riesce a risollevarsi grazie ad uno dei suoi prodotti di maggiore successo: il Tamagotchi. Rassicurata dall'ultimo successo, nel 1997 manda a monte una fusione con la Sega Enterprise. Nel 2003, come simbolo della storia e del successo di questa azienda, viene inaugurato il Bandai Museum. Dal 2004 la Bandai produce moltissimi gadgets dedicati alla nuova serie Pretty Cure. Nel maggio del 2005 la Bandai acquisisce la Namco per 1,7 miliardi di dollari, cambiando nome in "Bandai Co., Ltd." e dando vita dal settembre dello stesso anno alla Bandai Namco Holdings. Nell'anno 2009, la Bandai ha realizzato una edizione limitata di notebook Rilakkuma. Al giorno d'oggi il settore dei giocattoli rappresenta il 54% del fatturato della Bandai, quello dei videogiochi il 14%.

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